06 Maggio 2014
La prevenzione del suicidio nella depressione: dall’informazione alla formazione
Con il patrocinio di:
International Association for Suicide Prevention (IASP)
Associazione Donne Medico
Sala Convegni “Hotel Marad”
Torre del Greco - Napoli
9 Maggio 2014
Disturbi dell’umore
nelle diverse età
della vita: nuovi target
e approcci terapeutici
Centro Congressi
Castello Simon Boccanegra
Azienda Ospedaliera
Universitaria San Martino
Largo Rossana Benzi, 10
16132 Genova
La Giornata Mondiale per la Prevenzione al Suicidio si tiene ogni anno, il 10 settembre su iniziativa dell’Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio (IASP) co-sponsorizzato dalla World Health Organization (WHO). Il suo promotore è stato il Prof. De Leo che nel 2003 la inaugurò con il motto “Il suicidio si può prevenire”. La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio 2014 è un'opportunità unica per tutti i membri della comunità tra cui: ricercatori, medici, professionisti, politici, persone che hanno perso un caro per suicidio e altri addetti ai lavori e a quanti sono interessati ad unirsi all’ International Association for Suicide Prevention e all'OMS per sensibilizzare l’opinione pubblica sul peso inaccettabile del suicidio, attraverso attività finalizzate a promuovere la comprensione del suicidio ed evidenziare programmi di prevenzione efficaci. Quest’anno il tema proposto è: La Prevenzione del Suicidio: un mondo unito. Uno dei problemi più grandi legati al suicidio è la difficoltà nel coordinare gli sforzi degli addetti ai lavori, far tesoro delle esperienze nei vari contesti culturali e nell’ abbattere lo stigma nei confronti del suicidio ossia un marchio negativo che è associato a coloro che hanno tentato il suicidio o alle persone che hanno perso un caro per suicidio. L’impatto del suicidio ricade sui familiari coinvolti ma anche sulla comunità intera. Ogni suicidio priva chi rimane in vita di affetti, creatività e di contributi ai vari aspetti della vita. Non si tratta solo della perdita di un individuo, ma soprattutto del vuoto che esso lascia nelle molteplici attività dei viventi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha attuato un programma guidato da una task-force internazionale per la riduzione e la prevenzione dei comportamenti suicidari. Nel far questo si sta cercando di identificare gli stadi iniziali del processo suicidario, attraverso l’identificazione precoce dei fattori di rischio e dei fattori protettivi, oltre alla valutazione e gestione della crisi suicidaria. L’OMS (2000) considera il suicidio come un problema complesso non ascrivibile ad una sola causa o ad un motivo preciso, ma sembrerebbe derivare da una complessa interazione di fattori biologici, genetici, psicologici, sociali, culturali ed ambientali. Il suicidio, nell’ ambito della salute pubblica, è un grave problema che potrebbe essere in gran parte prevenuto; costituisce la causa di circa un milione di morti ogni anno con costi stimabili in milioni di euro secondo quanto indicato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanitá (2004). Stando ai dati attuali e all’ analisi dei tassi di morte per suicidio nel mondo, le stime suggeriscono che nel 2020, le vittime potrebbero salire ad un milione e mezzo. Nel 2000 circa un milione di individui ha perso la vita a causa del suicidio, mentre un numero di individui variabile da 10 a 20 volte più grande ha tentato il suicidio. Ciò rappresenta in media una morte per suicidio ogni 40 secondi ed un tentativo di suicidio ogni 3 secondi. Questo ci porta a concludere che muoiono più persone a causa del suicidio che per i conflitti armati di tutto il mondo e gli incidenti automobilistici. In tutte le nazioni, il suicidio è attualmente tra le prime tre cause di morte nella fascia di etá 15-34 anni. Se i fattori centrali che conducono allo stigma sono l’ignoranza, la paura e l’ostilità, allora gli antidoti debbono essere l’informazione, la rassicurazione ed efficaci e autorevoli campagne anti-discriminazione. In Italia, la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio è organizzata dal Servizio per la prevenzione del Suicidio, dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, diretto dal Prof. Maurizio Pompili, referente italiano della IASP, sotto l’egida del Prof. Paolo Girardi, Direttore della Cattedra di Psichiatria e responsabile dell’U.O.C. di Psichiatria. L’evento vede la partecipazione di relatori illustri di fama nazionale e internazionale, oltre alla partecipazione di numerose associazioni di survivors e professionisti della salute mentale.
La Giornata prevede crediti ECM per Medici, Psicologi, Educatori Professionali, Infermieri, Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica. Viene previsto, inoltre, un attestato di merito rilasciato dalla IASP (International Association for Suicide Prevention), per il sostegno dato alla Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio.
INFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
PER LA CURA E LA GESTIONE DEI PAZIENTI PSICHIATRICI AUTORI DI REATO
AZIONE 2: Formazione di personale dedicato
Accreditato ECM
3° GIORNATA - 24/3/2014 Sala Tirreno moderatore: Michele Di Nunzio (Dirigente Medico Psichiatra e criminologo RME) |
8,30-9,00 Registrazione dei Partecipanti Segreteria Organizzativa 9,00- 9,30 Presentazione Film Festival della Salute Mentale “Lo Spiraglio”- Federico Russo 9,30 – 10,15 Infermità di mente ed imputabilità - Roberto Malano 10,15 -11,00 Psicosi e criminalità - Stefano Ferracuti Pausa - 11,00-11,15 Ripresa dei lavori: 11,15-12,15 Disturbi dell’Umore e criminalità - Michele Raja 12,15 - 13,15 Disturbi di Personalità e criminalità - Giuseppe Nicolò 13,15– 14,00 Pausa pranzo 14,00- 15,00 Gestione del rischio suicidario di detenuti ed internati - Maurizio Pompili 15,00-15,30 Misure di sicurezza - Matteo Massimi 15,30-16,00 Discussione con docenti |
F. Russo Psichiatra RMA Direttore Scientifico del Film Festival Salute Mentale
R. MalanoPsichiatra responsabile CSM XI Municipio ASL RMD
S. FerracutiFacoltà di Medicina e Psicologia. Sapienza . Università di Roma– Azienda Ospedaliera Sant’Andrea
M. RajaNeurologo ePsichiatra
G. Nicolò Direttore DSM RMG
M. Pompili Direttore del Centro Prevenzione del Suicidio, Ospedale Sant’Andrea - Università la Sapienza di Roma
M. MassimiConsulente giuridico del Garante dei Detenuti della Regione Lazio
Coordinamento Organizzativo: Antonella Tarantino
Comitato Tecnico Scientifico: Michele Di Nunzio, Adele Di Stefano, Andrea Gaddini,
Gaetano Infantino, Alessandra Mancuso, Antonella Tarantino
Tutor: Maria Cristina Gori, Daniela Pucci
Direzione Scientifica: Michele Di Nunzio
CAPOFILA DI PROGETTO – ASL ROMA E – UO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Al seguente link è possibile scaricare la rassegna stampa completa della Race for Life IV ed. 2013
Lunedì 16 dicembre, alle ore 12, nella Sala della Piccola Protomoteca in Campidoglio, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della Race For Life, l'evento sportivo organizzato dallo Csen Roma e dalla Maratona di Roma in programma domenica 22 dicembre allo Stadio Nando Martellini delle Terme di Caracalla, in occasione della "Giornata Mondiale per la prevenzione al suicidio".
Interverranno l'Assessore allo Sport e Qualità della Vita, Luca Pancalli, il Presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci, il presidente dello Csen Provinciale Mario Pappagallo e il prof. Maurizio Pompili, Responsabile del Servizio per la Prevenzione del Suicidio dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, Sapienza Università di Roma.
Il 22 dicembre 2013, dalle ore 9.30, presso lo Stadio delle Terme “Nando Martellini”, prenderà il via la IV^ edizione della “Race for Life”: corsa podistica, non competitiva, promossa dal Servizio per la Prevenzione del Suicidio, dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, diretto dal Prof. M. Pompili, con l’organizzazione dello CSEN – Centro Sportivo Educativo Nazionale Comitato Provinciale di Roma – la gestione tecnica di Romaratona S.r.l., e sostenuta dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
Lo scenario quest’anno è lo stesso delle scorse edizioni, il paesaggio delle Terme di Caracalla.Rinnovata, invece, la formula della giornata: la corsa podistica, non competitiva nelle distanze di 3 e 6 Km, sarà inserita all’interno di una manifestazione più ampia, dedicata allo sport. Sono state inserite molteplici attività, quali ad esempio il contest free style, esibizioni di hip hop, arti marziali, gare di velocità su pista per bambini e ragazzi e molto altro. Verrà allestito anche un punto di ristoro, grazie alla preziosa partecipazione della Coldiretti, la quale ha proveduto a selezionare, alcune aziende con lo scopo di creare un piccolo Mercato di Campagna Amica non solo per la degustazione, ma anche per la vendita diretta dei prodotti tipici regionali. Non mancherà l’animazione interamente dedicata ai bambini con Babbo Natale che contribuirà ad inserire la Race for Life all’interno di un’atmosfera natalizia.
La manifestazione vuole rappresentare, attraverso i valori positivi dello sport, un inno alla vita dinanzi ai tanti episodi dolorosi legati, spesso a giovani adolescenti, i quali volontariamente rinunciano ad essa e, nel contempo, coinvolgere le Istituzioni al fine di supportare, e quindi sostenere le persone in crisi. A tal proposito, anche l’Assessorato alla Qualità della Vita, Sport e Benessere di Roma Capitale, presieduto da Luca Pancalli, e il MIUR Regione Lazio hanno voluto dare il loro contributo, attraverso la diffusione del messaggio della Race for Life a tutti gli Istituti Scolastici, affinché possa prender parte all’evento, in particolar modo, la popolazione giovanile, spesso protagonista di spiacevoli episodi di cronaca legati al suicidio.
Race for Life nasce nel 2010, dietro l’iniziativa del Prof. Maurizio Pompili, Psichiatra, Responsabile del Servizio per la Prevenzione del Suicidio, dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma. Il servizio, uno dei pochi esistenti in Italia, è composto da ricercatori, medici, psichiatri, psicologi ed ha l'obiettivo di offrire un sostegno alle persone che vogliono tentare o hanno tentato il suicidio e a quelle che hanno perso un caro per suicidio. L’evento è strettamente legato alla “Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio”, tenutasi il 10 settembre scorso, con l’obiettivo di diffondere il messaggio di come il suicidio può essere prevenuto, nonché di aumentare la consapevolezza non solo nella comunità scientifica, ma anche nella popolazione generale.
Prevenire il suicidio questo è il lavoro che facciamo!
Fin dagli inizi, l’intento esplicito della corsa è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, creando un contesto ludico e sociale, attraverso cui sottolineare l’importanza e la possibilità di fare prevenzione su diversi livelli. Il suicidio, causa circa un milione di morti ogni anno ed è considerato una delle prime cause di morte nel mondo, soprattutto tra i giovani, rappresenta attualmente un oneroso problema di salute pubblica. Un fenomeno, dunque, che non può essere ignorato. Crediamo fortemente che lo sport attraverso il suo linguaggio universale, possa fungere da catalizzatore del messaggio, giocando quindi un ruolo importante nell'opera di sensibilizzazione del fenomeno suicidario.
Tra gli obiettivi principali dell’evento:
- aumentare la consapevolezza sul problema del suicidio;
- sostenere interventi precoci di sostegno agli individui in crisi;
- promuovere la linea di ascolto – Parla con Noi – per rispondere alle crisi suicidarie;
- diffondere la presenza del Servizio per la Prevenzione del Suicidio sul territorio.
Infine, Testimonial dell’evento sarà l’atleta Maria Enrica Spacca, un'atleta italiana, specialista in 400 m, la quale guiderà il corteo fino al taglio tradizionale del nastro.
L’ingresso allo stadio è gratuito.
Tutte le info su www.raceforlife.it
Tel. 06.33.77.56.75 – Parla con noi: 06.33.77.77.40
Cell. 338.8835280
In data 14 novembre 2013, ore 14.30, il Prof. M. Pompili interverrà al convegno sulla prevenzione del fenomeno dell'ansia negli adolescenti. Il convegno si svolgerà presso l'Aula Carlo Urbani dell'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea di Roma, via di Grottarosssa 1035.
Il Prof. M. Pompili sarà presente all'evento: La gestione in équipe del comportamento suicidario. Lavoro di équipe in psichiatria.
Il convegno è stato organizzato dalle Suore Ospedaliere e si terrà presso l'Auditorium di Villa San Giuseppe
Via dei Girasoli, 6
63100 Ascoli Piceno.
La Sapienza Università di Roma, quest'anno, ha voluto sostenere la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, rivestendo l’intera Città Universitaria di locandine e materiale pubblicitario per divulgare l’evento. Lo scopo è quello di sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare i più giovani, sul tema del suicido e sulle strategie di prevenzione.
Programma della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio
Per info e contatti
tel. 06 33775675/5674
Servizio per la Prevenzione del Suicidio
Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma
Il Servizio per la Prevenzione del Suicidio dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, diretto dal Prof. Maurizio Pompili, referente italiano della IASP, è stato selezionato tra i 14 Centri di prevenzione del suicidio nel mondo per il lancio ufficiale della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, che come ogni anno, ricade il 10 Settembre. L’evento viene organizzata dall’International Association for Suicide Prevention (IASP), in partnership con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il tema proposto per quest’anno è “Stigma: un grande ostacolo per la prevenzione del suicidio”. Lo stigma, come marchio negativo associato a coloro che hanno tentato il suicidio o alle persone che hanno perso un caro per suicidio, costituisce uno dei principali problemi legati al fenomeno. Sebbene siano meno altisonanti le ripercussioni, permangono sottili processi di emarginazione nei confronti dei sopravvissuti: l’impatto del suicidio ricade sui familiari coinvolti, ma anche sull’intera comunità.
È plausibile confermare che lo stigma possa servire come mezzo di controllo sociale, in modo sia costruttivo che distruttivo. In ogni società vi sono comportamenti inaccettabili che, attraverso un processo di stigmatizzazione, possono essere controllati e prevenuti. Nella società l’individuo stigmatizzato è visto come “l’altro”, ossia come colui che differisce dalla collettività.
Se i fattori centrali che alimentano lo stigma sono l’ignoranza, la paura e l’ostilità; allora, gliantidoti possono e debbono essere l’informazione, la rassicurazione ed efficaci, nonché autorevoli, campagne anti-discriminazione. Lo stigma deriva dall’assenza di conoscenza del fenomeno, il quale può essere ampiamente superato attraverso adeguati programmi educativi rivolti alla comunità, al fine di aumentare la consapevolezza della malattia mentale e del rischio suicidario. Significativo in tal senso, è l’operato dei mass media nell’influenzare l’opinione pubblica attraverso i loro servizi di informazione. In virtù del loro potere sulla collettività i mezzi di comunicazione di massa, infatti, dovrebbero favorire una corretta informazione sia sulle patologie psichiatriche correlate al fenomeno, sia sui comportamenti suicidari.
Alcune importanti associazioni americane, impegnate nella prevenzione del suicidio, hanno elaborato delle linee guida per supportare i mass media nella trattazione e divulgazione delle notizie circa il fenomeno suicidario, al fine di ridurre inesattezze, esagerazioni e falsi miti, spesso diffusi attraverso la comunicazione mediatica.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera il suicidio un problema complesso non ascrivibile ad una sola causa o ad un motivo preciso, ma risultato di una complessa interazione di fattori biologici, genetici, psicologici, sociali, culturali ed ambientali.
Ogni anno nel mondo muoiono un milione di persone per suicidio. Questi numeri rappresentano un tasso di mortalità per suicidio di 14,5 su 100.000 abitanti. Ogni minuto nel mondo avvengono più di due morti per suicidio.
In molti Paesi industrializzati il suicidio può essere la seconda o la terza causa di morte tra gli adolescenti e giovani adulti. E’ considerato, inoltre, essere la tredicesima causa di morte in tutto il mondo, per tutte le fasce di età. In aggiunta alle vittime di suicidio, ci sono svariati milioni di persone che compiono tentativi di suicidio causando stress emotivo e sofferenza alle persone che li circondano e ai loro familiari.
Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione e anti-discriminazione, la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, nel contesto italiano, rappresenta un’opportunità unica per tutti gli attori coinvolti nella comunità.
Tra gli obiettivi che l’evento si auspica di raggiungere, troviamo:
- aumentare la consapevolezza del fenomeno suicidiario, sottolineando che, a oggi, il suicidio rappresenta, tra le cause di morte, quella che, più di ogni altra, può essere prevenuta;
- descrivere l'organizzazione a livello politico e i punti chiave per una strategia preventiva del suicidio, tenendo conto di una linea guida a livello nazionale;
- evidenziare, da un punto di vista pragmatico, i numerosi programmi di prevenzione sottolineando le linee guida politiche, le possibili fonti di finanziamento, i risultati delle ricerche e le attività collocate localmente nei vari strati della comunità.