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Webinar - Giornata Internazionale dei Survivors del Suicidio, 18 novembre 2023
A nome del Prof. Pompili e della segreteria scientifica vi informo con piacere che anche quest’anno si svolgerà il webinar “Giornata Internazionale dei Survivors del Suicidio”.
Il webinar si svolgerà sabato 18 novembre dalle 10.00 alle 13.00.
È possibile iscriversi al seguente LINK o sul sito www.sideraweb.com sezione corsi.
Altre notizie
IMPERDIBILE: Aperte le iscrizioni "Convegno Internazionale di Suicidologia e Salute Pubblica 2023 - Evento gratuito accreditato ECM
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Evento gratuito accreditato ECM, preiscrizione obbligatoria.
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Poster Session - Convegno internazionale di suicidologia e salute pubblica
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A grande richiesta, prorogata la scadenza per la presentazione degli abstract al 23 Agosto 2023.
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Pubblicazioni
Miti e fatti sul suicidio
Mito: le persone a rischio di suicidio raramente ne parlano
Fatto: spesso danno dei segnali verbali della loro intenzione. Studi riportano che
almeno 2/3 degli individui deceduti a causa del suicidio avevano espresso la loro
intenzione di metterlo in atto.
almeno 2/3 degli individui deceduti a causa del suicidio avevano espresso la loro
intenzione di metterlo in atto.
Mito: le persone suicide sono determinate a morire
Mito: una volta che una persona è suicida, lo è per sempre
Mito: il miglioramento che segue ad una crisi di suicidio significa che il rischio di suicidio è terminato
Mito: il suicidio colpisce molto di più i ricchi, o all’opposto si verifica quasi esclusivamente tra i poveri
Mito: tutti gli individui suicidi sono malati mentali, e il suicidio è sempre un atto compiuto da una persona psicotica
Mito: la persona suicida vuole morire e ritiene che non ci sia il modo di tornare indietro
Mito: parlare di suicidio può dare l’idea di commettere il gesto
Segnali di rischio di suicidio imminente
- Parlare del suicidio o della morte
- Dare segnali verbali come “Magari fossi morto” oppure “Ho intenzione di farla finita”
- Segnali meno diretti come “A che serve vivere?”, “Ben presto non dovrai più preoccuparti di me” e “A chi importa se muoio?”
- Isolarsi dagli amici e dalla famiglia
- Esprimere la convinzione che la vita non ha senso e non ha speranza
- Disfarsi di cose care
- Mostrare un miglioramento improvviso e inspiegabile dell’umore dopo essere stato depresso.
- Trascurare l’aspetto fisico e l’igiene
- Mettere da parte farmaci
- Comprare armi
- Esprimere un improvviso interesse oppure perdere interesse per la religione
- Trascurare attività quotidiane di routine
- Fissare un appuntamento medico anche per sintomi lievi
Con riferimento ai giovani ma non esclusivamente:
- Cambiamenti di umore improvvisi e cambiamenti di personalità
- Indicazioni di problemi di salute, escoriazioni, ferite, faccia contusa a causa di abusi o percosse nell’ambito di frequentazioni
- Improvviso deterioramento dell’aspetto fi sico
- Autolesionismo
- Reiterazione di morte e violenza
- Problemi alimentari associati a cambiamenti repentini di peso (a parte quelli associati a diete sotto controllo medico)
- Problematiche dell’identità di genere
- Depressione