MITI E FATTI SUL SUICIDIO

Mito: le persone a rischio di suicidio raramente parlano del suicidio.

Fatto: le persone che commettono il suicidio spesso danno dei segnali verbali sul suicidio. Alcuni studi riportano che almeno 2/3 degli individui suicidi avevano espresso la loro intenzione di metterlo in atto.

Mito: Le persone suicide sono determinate a morire.

Fatto: molte persone sono indecise sul vivere o sul morire, e “scommettono” sulla morte, lasciando agli altri il compito di salvarli. Quasi nessuno commette il suicidio senza lasciar sapere ai parenti e amici come si sente.

Mito: Una volta che una persona è suicida, lo è per sempre.

Fatto: Gli individui che vogliono uccidersi sono “a rischio di suicidio” solo per un periodo limitato di tempo.

Mito: Il miglioramento che segue ad una crisi di suicidio significa che il rischio di suicidio è terminato.

Fatto: Molti suicidi avvengono nell’ambito dei tre mesi che seguono l’inizio del “miglioramento” quando l’individuo ha l’energia sufficiente per mettere in atto i suoi pensieri.

Mito: Il suicidio colpisce molto di più i ricchi, o all’opposto si verifica quasi esclusivamente tra i poveri.

Fatto: Il suicidio non riguarda da vicino né il ricco né il povero. Il suicidio è molto “democratico” ed è rappresentato proporzionalmente in tutti i livelli della società.

Mito: Tutti gli individui suicidi sono malati mentali, e il suicidio è sempre un atto compiuto da una persona psicotica.

Fatto: Lo studio di centinaia di note sul suicidio indica che sebbene la persona suicida sia molto infelice, non necessariamente è un malato mentale.

Mito: la persona suicida vuole morire e ritiene che non ci sia modo di tornare indietro.

Fatto: la persona suicida spesso si sente ambivalente sul voler morire.

Mito: parlare di suicidio può innescare il comportamento suicidario.

Fatto: molti soggetti alle prese con problematiche psichiche e fisiche hanno già considerato il suicidio. La discussione aperta dell’argomento aiuta la persona in crisi a capire meglio i suoi problemi e le possibili soluzioni e spesso fornisce sollievo e comprensione.

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Il Servizio

Prof. Maurizio Pompili

Professore Ordinario di Psichiatria 

Responsabile del Servizio per la Prevenzione del Suicidio

Per Emergenze chiamare il NUMERO UNICO NAZIONALE: 112

 

 Il Prof. Maurizio Pompili, Ordinario di Psichiatria, Sapienza Università di Roma, ricevuto dal Sig. Comandante dell'Arma dei Carabinieri  Generale di Corpo d'Armata Teo LUZI, in occasione dell'accordo con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Andrea per un centro di ascolto telefonico per varie finialità, anche per la  prevenzione del suicidio

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